Sei in regola col lo smaltimento di toner e cartucce esauste? Allora puoi stare sereno!
Se pensi invece che la soluzione sia metterle nel ripostiglio o che basti “liberarsene”… allora ti consiglio leggere con attenzione quanto segue.
Ricordati che tutti i possessori di partita iva, dai liberi professionisti alla grandi aziende, devono occuparsi dello smaltimento dei loro rifiuti di stampa.
Quindi, sia che tu acquisti toner e cartucce per le tue stampanti, o che ti avvalga di un servizio di costo copia, assicurati di eseguire l’iter corretto previsto dalla legge e di affidarti a smaltitori non improvvisati ma che possiedano tutte le certificazioni necessarie per smaltire questa tipologia di rifiuti.
Per avere maggiori informazioni su come smaltire rifiuti di stampa pregressi e intraprendere una corretta gestione per quelli a venire, contattaci e in base alla tua realtà ti proporremo la soluzione più idonea per non avere più pensieri.
Le normative stabiliscono per questa tipologia di rifiuti (che possono avere anche una variante pericolosa) procedure di smaltimento rigide e complesse, la cui mancata osservanza può portare a severe sanzioni per le Aziende/Enti/Professionisti. Per i produttori di rifiuti speciali (anche se non pericolosi)è obbligo la caratterizzazione tramite codice CER, la compilazione e la conservazione in duplice copia del F.I.R. mentre per i produttori di rifiuti pericolosi e per quelli appartenenti a determinate categorie, sono anche dovute la compilazione del registro di carico e scarico e la redazione annuale del MUD. Per tutte le partite IVA (enti, imprese e professionisti) è comunque obbligatorio effettuare almeno una volta l’anno l’avvio a recupero e/o smaltimento dei rifiuti prodotti di cui restano responsabili in solido per tutta la filiera, sino al trattamento finale in un impianto autorizzato. Il mancato adempimento degli obblighi di legge in materia può comportare non solo sanzioni amministrative di carattere pecuniario ma anche sanzioni penali a carico del Titolare o dell’Amministratore Delegato dell’azienda (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.).